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La transizione dal CAD al BIM in 9 passi

La transizione dal CAD al BIM in 9 passi

Archicad

Vale la pena cambiare l'intera impostazione del proprio studio, per completare la transizione dal CAD al BIM? 

La risposta è sì. 


La progettazione BIM in Archicad risulta vantaggiosa sotto svariati punti di vista, dalla possibilità di modellare direttamente dal formato tridimensionale, alla capacità del BIM di ricavare sezioni e prospetti in automatico, fino ad arrivare all'interoperabilità e alla facilità di condivisione dei progetti. 

Il BIM è il futuro, è la svolta tecnologica che investe il mondo dell'edilizia, è la digitalizzazione che subentra in ogni aspetto lavorativo, dall'ideazione alla consegna finale di un progetto. 

Abbiamo visto alcuni dei vantaggi apportati dall'utilizzo di questa tecnologia, ma quali sono i passi che ogni studio di architettura deve intraprendere, per concludere la transizione dal CAD al BIM?

DEFINIRE GLI OBIETTIVI

DEFINIRE GLI OBIETTIVI

Quali possono essere gli obiettivi condivisibili da ogni studio di architettura o ingegneria? Sicuramente facilitare il lavoro dei dipendenti, snellire le tempistiche dedicate a questioni secondarie, disporre di un'organizzazione che permetta di archiviare tutti i documenti senza dispersione di materiale, ma soprattutto offrire un servizio migliore ai propri clienti e riuscire a crescere dal punto di vista economico, anche in una realtà competitiva come è il mondo attuale.
Il BIM può venire d'aiuto per soddisfare tutti questi bisogni, oltre ad offrire anche una prospettiva vincente per domani perché sarà, indubbiamente, il mezzo di progettazione prediletto dalle future generazioni di architetti e ingegneri.  

SCEGLIERE GLI STRUMENTI

SCEGLIERE GLI STRUMENTI

Diversi software AEC presentano la possibilità di progettare in BIM, è solo questione di trovare quello più adatto alle esigenze del tuo studio. Weisoft può aiutarti nella selezione di questi programmi e nella scelta della politica commerciale migliore (noleggio, acquisto, aggiornamenti) per te e per il tuo lavoro.

IMPARARE

IMPARARE

Dopo aver scelto il software, è necessario imparare ad usarlo. La strada da autodidatti è difficile e, il più delle volte, si conclude con l'abbandono dell'innovazione, per far ritorno al vecchio programma che si utilizzava in precedenza. I corsi di formazione assolvono a questo problema e possono essere selezionati in base alle esigenze personali e a quelle dei propri dipendenti o colleghi. Weisoft offre una vasta gamma di corsi, sia personalizzati che di gruppo, in modo che il professionista sia libero di scegliere la formula che ritiene più vantaggiosa.

APPLICARE QUANTO APPRESO

APPLICARE QUANTO APPRESO

La teoria non è sufficiente quando si tratta di un software di progettazione, che richiede dimestichezza e capacità di problem solving. Quando ci si trova a lavorare concretamente su un progetto, ci si può rendere effettivamente conto se quello che è stato appreso è sufficiente, o se è necessario un ulteriore approfondimento. In questa fase spesso subentra la "nostalgia" per il CAD e per l'abitudine di saperlo usare, ma è fondamentale non demordere, e insistere nell'utilizzo del nuovo software BIM. ​

CREARE UN METODO PERSONALE
Dopo aver creato i propri file template e messo per iscritto tutte le procedure da seguire per la creazione di un nuovo documento, è ora possibile concedersi la personalizzazione del flusso di lavoro. Ma, prima di iniziare, i file template devono essere adeguati al proprio tipo di progettualità e necessitano di essere aggiornati costantemente, in base ai mutamenti di progetto.
Questa organizzazione aiuterà l'intero studio a risparmiare tempo prezioso, che verrà impiegato in modo più proficuo, ma anche consentirà una più agevole condivisione dei documenti con il team di lavoro, che potrà operare su un template familiare.

PICCOLO BIM

Completati tutti questi passaggi, il tuo studio ha appreso le funzioni del software ed è in grado di utilizzarlo per la progettazione quotidiana dei nuovi edifici. Questo è un ottimo traguardo, che potrebbe rappresentare il punto di arrivo per qualcuno, oppure una sosta intermedia per altri, che sceglieranno di usare il BIM in modo più approfondito. Vediamo quali sono i seguenti passaggi per raggiungere la soglia del Grande BIM, ovvero per sfruttare ogni potenzialità del software BIM.

CONNETTERSI

CONNETTERSI

Il BIM non è solo progettazione e riproposizione di elementi strutturali già prestabiliti, è molto altro: è condivisione, interazione con diverse figure professionali, è comunicazione agevolata e diretta, senza dispersione di materiali e bisogno di convertire i file in diversi formati. Anche nei progetti più semplici intervengono diverse figure di professionisti (architetti, ingegneri strutturali, impiantisti…) e disporre di un unico formato di condivisione agevolerà il lavoro di tutti.
Qui entra in gioco il Formato IFC. Questo formato permette di trasferire le geometrie e le informazioni, mantenendo la struttura dell’insieme e delle parti. Si tratta quindi di un ottimo alleato per chi intende condividere il proprio progetto con altri professionisti. Il BIM, unito al formato IFC, è il mezzo migliore per agevolare la collaborazione e rappresenta il punto di partenza per sviluppare in modo intelligente il lavoro di tutti.

AMPLIARE I PROPRI ORIZZONTI

AMPLIARE I PROPRI ORIZZONTI

Come abbiamo visto il BIM è fondamentale per coordinare al meglio i vari team di lavoro. Ma può anche essere utilizzato per accrescere le competenze e sviluppare la propria professione: da esperti BIM ci si può proporre come ACDat (Ambiente di Condivisione dei Dati), oppure come esperti in analisi del progetto (ambientale, illuminotecnica, del sito…) Questo non significa rinunciare ai professionisti del settore, come gli illuminotecnici, ma ottimizzare le tempistiche di lavoro e, di conseguenza, far risparmiare denaro al committente e garantire per sé stessi una buona reputazione e, potenzialmente, una nuova commessa.

IMPARARE LA TEORIA

IMPARARE LA TEORIA

Tendenzialmente chi decide di studiare la complessa normativa BIM lo fa per partecipare a bandi o appalti pubblici. Questa è una grande limitazione, perché anche studi più piccoli o non interessati all'argomento potrebbero comunque trarre beneficio dallo studio della materia. Grazie alla normativa, infatti, si diventa abili a dare una collocazione ad ogni singola operazione rispetto all’insieme generale e, inoltre, si impara a stabilire tempistiche e priorità, si conoscono nuove definizioni, e si capisce come delineare i ruoli e le responsabilità dell'intero team. Studiare la normativa non è affatto un dispendio di tempo, ma piuttosto una potente risorsa da sfruttare a proprio vantaggio.

RICERCA E SVILUPPO

RICERCA E SVILUPPO

Non solo i grandi studi o le università possono permettersi di progredire nella ricerca. Anche i più piccoli possono trarre benefici dall'avanzamento tecnologico e collaborare per lo sviluppo di nuovi strumenti. Ecco alcuni esempi di avanguardia digitale, che tutti gli studi possono includere nel loro lavoro: utilizzare i rilievi fotogrammetrici dal drone e acquisire le geometrie come entità native BIM;  partecipare al Beta testing di una nuova soluzione di Realtà Aumentata; provare metodi di Digital Fabrication (stampa 3D, taglio laser) per produrre direttamente i componenti d’arredo personalizzati, con i vantaggi della produzione in serie; proporre e sperimentare soluzioni via via sempre più avanzate di gestione dell’immobile, e via dicendo.
Investire nella ricerca è fondamentale per spiccare all'interno di una realtà concorrenziale come la nostra e aprire le strade verso possibili collaborazioni con esperti di diversi settori. Si tratta di un'impresa all'apparenza complicata ma che, con il tempo, può fruttare ottimi risultati.

GRANDE BIM

Congratulazioni, se hai raggiunto questo obiettivo significa che sei un esperto di BIM e sai utilizzare ogni segreto di questo strumento di progettazione! La strada per raggiungere il traguardo finale non è facile e alcuni studi, davanti alle prime difficoltà, preferiscono regredire e tornare a utilizzare il familiare, ma poco prestante, CAD.
Per ottenere buoni risultati sono necessari costanza, predisposizione all'apprendimento e una buona guida, che sappia sostenervi e affiancarvi nelle fasi più critiche. Siamo qui per aiutare e supportare te e il tuo studio nel percorso di crescita professionale e fare in modo che possiate raggiungere al meglio il vostro obiettivo.

 

FONTE: 

https://blog.archicad.it/bim/dal-cad-al-bim-in-9-passi 

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