Torna a: ARCHICAD

Top Down
Archicad
ARCHICAD ci permette di appoggiarci ad una struttura parametrica in grado di farci modificare i vari elementi di design senza variare
la struttura principale.
Articolo scritto da Lorenzo Valenzisi 07 giugno 2021
Top Down
Come tutti sanno, il modello BIM è costituito da elementi costruttivi che possono avere, nelle diverse fasi del progetto livelli di dettaglio differenti. Considerando che spesso non si ha la necessità o le informazioni necessarie per caratterizzare nel dettaglio i diversi elementi, diventa fondamentale riuscire a gestire questa transizione il più coerentemente possibile, senza intensificare ulteriormente il nostro flusso di lavoro. Contrariamente ad altri software di BIM authoring ARCHICAD ci permette di appoggiarci ad una struttura parametrica già configurata, che lascia spazio a molte variabili permettendoci di trasformare e sviluppare ogni singolo elemento lungo tutte le fasi della progettazione...
Gli elementi di design più complessi di ARCHICAD sono strutturati secondo uno schema piramidale “top down” che consente di definire in primis le caratteristiche basilari di ogni singolo elemento per poi modificarlo senza variare però la struttura principale. Possiamo suddividere questi parametri in 3 gruppi. Il primo riguarda tutti quei parametri che ci consentono di definire le caratteristiche essenziali dell’elemento, come per esempio la posizione, le regole di costruzione geometriche e le regole di visualizzazione 2D, il secondo gruppo invece ci consente di entrare più nel dettaglio rispetto alle caratteristiche tipologiche dell’elemento per arrivare in fine a definire, con il terzo gruppo, le caratteristiche dei singoli componenti che costituiscono l’elemento.
Prendiamo ad esempio la scala. I Primi parametri ci aiutano a definirne il posizionamento in relazione ai piani e a stabilire, attraverso alcune regole, la geometria generale per ciò che riguarda il numero di gradini o il rapporto che deve esserci tra alzata e pedata, fino ad arrivare a stabilire anche un minimo e un massimo per la dimensione delle stesse.
Successivamente possiamo definire quelle che sono le caratteristiche tipologiche della scala andando a cambiare i parametri della struttura definendone anche nodi e intersezioni.
Infine, possiamo completare il nostro elemento associandovi dei profili e andando a determinare aspetti più costruttivi e di dettaglio.
Così come le scale anche altri elementi di design rispondono allo stesso schema, in questo modo sarà possibile editare con facilità ogni singolo elemento senza perdere però informazioni importanti o, peggio ancora, dover ricominciare da capo con la costruzione di un linguaggio parametrico fatto ad hoc. Nel caso in cui invece volessimo costruire un elemento parametrico da 0 andando a programmare ogni singolo parametro allora potremo affidarci al linguaggio GDL di ARCHICAD, che grazie al suo potenziale ci consente di creare qualsiasi cosa.