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Inspire Studio e Rhinoceros a confronto!
Inspire Studio
Quali sono le differenze tra Inspire Studio e Rhinoceros?
Weisoft design ha deciso di mettere a confronto Inspire Studio con Rhinoceros, uno dei principali software di modellazione 3D nel mondo dell’industrial design.

Interfaccia (Rhinoceros)
Rhinoceros presenta un’interfaccia di vecchia generazione, piena di comandi sulla toolbar posta a sinistra, la maggior parte dei quali possiedono l’attivazione a tendina per ulteriori comandi, questo in UX viene descritto come la classica interfaccia a strati che se all’inizio poteva risultare innovativa, adesso è diventata obsoleta.
Le problematiche riguardanti questo genere di interfaccia sono molteplici ma più di tutte c’è il problema della memorabilità dei comandi, che porta il progettista nel perdersi per cercare il giusto comando, la soluzione che spesso si adotta è quella di spostare i comandi più importanti in posti maggiormente visibili ma riaprendo il file spesso vengono persi i salvataggi della toolbar ritornando al problema di partenza.

Interfaccia (Inspire Studio)
IS ha un interfaccia moderna, nuova, semplice ed intuitiva, le icone sono di semplice interpretazione e fruibili immediatamente, riducendo i tempi di ricerca.
Presenta una serie toolbelts personalizzabili per una selezione di comandi immediata, non esiste un pannello dei parametri fisso e standard, ogni comando ne presenta uno personale e posizionato direttamente sull'oggetto selezionato, le modifiche sono immediate e non serve ricercare informazioni in giro per l'interfaccia, le principali modifiche apportabili ai componenti si possono effettuare direttamente sul componente, senza far riferimento al pannello dei parametri, queste caratteristiche portano Inspire Studio ad essere del tutto personalizzabile per migliorare il flusso lavorativo tramite la sua velocità di utilizzo.

Export/Import (Rhinoceros)
Quante volte ti è capitato di modellare su rhinoceros con superfici, esportare il file in software di ingegnerizzazione/analisi e ricevere lo stesso file indietro perchè questi software rilevano superfici "bucate”,solidi aperti, inclinazioni di stampo o spessori sbagliati, questi sono i principali problemi risultati dalla lavorazione con Rhinoceros che implicano perdite di tempo considerevoli.
Riguardo al rendering questo software non può essere utilizzato per scopi professionali, Rhino viene utilizzato solamente per presentare il modello a livello tecnico tramite modellazione e messa in tavola, successivamente la renderizzazione dei modelli viene fatta con altri software che implicano un’ulteriore acquisto di abbonamento.

Export/Import (Inspire Studio)
Con IS questo non succede, il kernel utilizzato è Parasolid (PS), che si avvale di matematiche molto precise, alla base di molti software di livello avanzato come SolidWorks, pertanto è in grado di comunicare lo stesso linguaggio della maggior parte dei software.
Oltre a questo si avvale anche del kernel Core Technologie (CT), anch'esso avanzato e molto utilizzato. In poche parole, IS comunica perfettamente e senza errori col mercato ingegneristico ma anche nel settore creativo, grazie a render2D, animazioni renderizzate, mesh e messe in tavola.

Modellazione 2D (Rhinoceros)
Rhino non presenta la modellazione 2D parametrica ma parte da quella 3D per arrivare alla sua messa in tavola, questo implica grossi limiti di modellazione ed eventuali errori di modello evidenziati durante la quotatura delle tavole.

Modellazione 2D (Inspire Studio)
In IS è presente un completo modulo di modellazione 2D parametrica vincolante che permette di realizzare con precisione assoluta qualsiasi tipo di forma. In questo caso le modifiche non sono libere nello spazio ma dipendono esclusivamente dalle impostazioni quotate della modellazione bidimensionale. Con questo metodo di modellazione è immediata la creazione di librerie di modelli potenzialmente infinite, partendo dalla stessa base generata da uno schizzo 2D.
Modellazione 3D (Inspire Studio)
Per realizzare un qualsiasi modello 3D vengono utilizzate le stesse modalità e gli stessi comandi, quello che cambia è la parametricità: qualunque comando utilizzato non è fine a se stesso, ma può essere richiamato e modificato in qualunque momento, andando così ad aggiornare l'aspetto di tutto il modello. E’ possibile quindi modificare qualunque parametro, che sia in fase di costruzione o la modellazione completa, in base alle richieste dei colleghi o del committente, senza ricominciare da capo la modellazione.
La modellazione parametrica è molto importante anche in fase di continuità di superficie, con Inspire Studio è difficile ricorrere a problemi di continuità e si arriva ad avere sempre oggetti omogenei, questo agevola la loro renderizzazione per delle presentazioni professionali e curate nel minimo particolare.
Per ulteriori informazioni su Inspire Studio visita la pagina ufficiale e contatta uno dei nostri esperti!