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I Processori ARM

I Processori ARM

la nuova frontiera dei processori anche per i PC

In questo articolo spieghiamo cosa sono i processori ARM
e perchè se ne parla. Vedremo finalmente dei PC più performanti?

 

Articolo pubblicato da Matteo Bianco il 11 giugno 2021

 

ARM

Ormai si sente parlare sempre di più dei nuovi processori con tecnologia ARM, anche per il loro impiego sui PC. Definirli nuovi in realtà non è propriamente corretto, per i più appassionati questo acronimo non è assolutamente nuovo, essendo consuetudine se parliamo dei processori impiegati su dispositivi embedded e mobile quali smartphone e tablet ormai da molti anni.

Per comprendere meglio il perché sta nascendo l’interesse nell’utilizzo di tali processori anche sui tradizionali PC fissi e mobili è bene capire quali sono i tratti caratterizzanti di questa tipologia di processori RISC ( Reduced Instruction Set Computer) possiamo dire che la differenza principale sia tutta qui.

RISC identifica la tipologia di architettura del microprocessore, che risulta essere molto semplice e lineare rispetto ai processori tradizionali chiamati x86 che si basano sull’architettura CISC che contiene invece set di istruzioni molto ampio e complesso.

Tradotto in parole semplici un processore ARM per arrivare alla risoluzione di un calcolo complesso ha bisogno di suddividerlo in tanti calcoli semplici a differenza di un processore x86 che può arrivare alla risoluzione del calcolo in una sola operazione. Questo potrebbe sembrare da subito un punto a svantaggio dei processori con tecnologia ARM, ma andiamo subito a valutare i punti di forza che stanno portando ad una sempre più ampia adozione di questa tipologia di microprocessori.

I Principali vantaggi di questa nuova architettura sono i seguenti:

Risparmio energetico: i processori ARM riescono a ridurre notevolmente i consumi, grazie alla possibilità di svolgere operazioni meno complesse. Questo è il motivo per cui l’adozione di questi microprocessori in ambiente mobile è iniziata da parecchi anni, essendo il tema del consumo da sempre in primo piano per garantire una maggiore autonomia al device

Flessibilità Open : L’architettura ARM rispetto a quella x86 che è strettamente legata ai marchi Intel ed AMD, è concessa in licenza open a qualsiasi produttore di CPU e rappresenta solo la base dalla quale ogni produttore può poi sviluppare un chip con caratteristiche che meglio si sposano per l’utilizzo finale e integrarsi in maniera più duttile alle necessità del software.

Fine di un’era?

È probabilmente ancora troppo presto per pensare di poter mandare in pensione i processori tradizionali x86 in qualsiasi ambito applicativo, considerando che gli ostacoli ancora ci sono, basti pensare al fatto che tutti i software devono essere completamente rivisti non essendoci compatibilità tra le due architetture, se non tramite l’utilizzo di convertitori / emulatori ; piuttosto che alla necessità di una potenza di calcolo importante richiesta in determinati ambiti e non ancora alla portata dei processori basati sull’architettura RISC.

Restiamo in attesa di importanti novità entro la fine dell’anno per vedere quali produttori sposeranno tale tecnologia anche solo in fase sperimentale, è sicuramente una rivoluzione notevole e interessante per tutti gli addetti al settore, che può far capire molto chiaramente la direzione che si vorrà prendere in tal senso.

 

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